Gli ormeggiatori, insieme ai piloti dei porti, ai rimorchiatori e ai barcaioli, costituiscono i servizi tecnico-nautici dei Porti Italiani.
Ancillari alla navigazione, cioè resi alla nave in occasione del suo arrivo e delle sua partenza dal porto, i servizi tecnico-nautici assicurano il transito, la manovra e la sosta in assoluta sicurezza.
Nel porto di Genova l’ormeggio è garantito dal Gruppo Antichi Ormeggiatori che è il gruppo più numeroso tra quelli italiani: 64 soci organizzati in cooperativa, la cui disciplina dipende dalla regolazione e dal controllo dell’Autorità Marittima. Il Gruppo si avvale inoltre del contributo di tre addetti amministrativi e tre addetti tecnici motoristi.
Svolgono servizi funzionali alla sicurezza della navigazione sia nei porti sia nelle acque antistanti, a beneficio dell’utenza, del porto e delle sue strutture, delle imprese che vi operano, dei cittadini e dell’ambiente. Costituiscono un elemento attivo nei piani di “security” predisposti dall’Autorità Marittima. Il Gruppo Antichi Ormeggiatori del porto di Genova, così come i Gruppi degli altri porti Italiani, ha l’imposizione da parte della Pubblica Amministrazione di dotazioni minime, in termini di personale e di mezzi nautici; sono ausiliari della Autorità Marittima per le emergenze in porto e in rada ed hanno l’obbligo di prestare assistenza e soccorso a navi e persone in condizioni di pericolo.
Gli Ormeggiatori genovesi fanno parte dell’associazione di categoria, l’ANGOPI (associazione nazionale gruppi ormeggiatori e barcaioli porti italiani), con sede a Roma. A sua volta ANGOPI, fa parte delle associazioni di categoria rispettivamente europea, EBA (European boatmen’s association) con sede ad Anversa, e mondiale, IBLA (International boatmen’s linesmen’s association) con sede anch'essa a Roma.
Gli ormeggiatori in turno, posano fieri, sulle motobarche a ponte Cristoforo Colombo
Un ormeggiatore impegnato in una classica fase di ormeggio